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Attività >> Attività di Coordinamento Amministrativo >> Valutazione del rischio sismico
 

L'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 obbliga ad effettuare le verifiche sismiche sugli edifici strategici e rilevanti stabilendo norme per la valutazione e adeguamento dei manufatti esistenti, e pone in evidenza la necessità di dare concreta applicazione alla prevenzione sismica del patrimonio culturale.
Al fine di dare attuazione all'ordinanza, viene sancita una intesa istituzionale tra il Dipartimento della protezione civile e il Ministero per i beni e le attività culturali – Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici, finalizzata all'elaborazione di linee guida per l'applicazione della normativa tecnica in ragione delle peculiari esigenze del patrimonio culturale, così come previsto all'art. 3 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3431 del 3 maggio 2005.
Viene costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare che, sotto il coordinamento dell'arch. Roberto Cecchi e del prof. Gian Michele Calvi, che elabora le "Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale".
Fine ultimo delle linee guida è quello di definire un percorso di conoscenza idoneo a valutare la sicurezza sismica degli edifici tutelati, in relazione alle proprie specifiche caratteristiche storico-costruttive, ai fini dell'individuazione dei più idonei interventi di miglioramento strutturale.
Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici approva il testo con modifiche nell'assemblea del 21 luglio 2006 adeguandolo alle Norme tecniche per le costruzioni, di cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005.
Viene quindi emanata la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, che viene pubblicata nel supplemento ordinario n. 25 della gazzetta ufficiale n. 24 del 29 gennaio 2008.
Frattanto vengono emanate le Nuove norme tecniche per le costruzioni (decreto del Ministro delle infrastrutture del 14 gennaio 2008, pubblicato in G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008, supplemento ordinario n. 30). Sotto un profilo metodologico il contenuto della Direttiva è perfettamente allineato con gli indirizzi delle Nuove norme tecniche per le costruzioni; per il controllo di alcuni aspetti specifici è prevista, in fase di prima applicazione, l'istituzione di una cabina di regia Stato-regioni finalizzata a valutare le eventuali modifiche necessarie per armonizzare la Direttiva con le Nuove norme tecniche. Ai sensi della Direttiva 12 ottobre 2007, la Cabina di regia viene istituita con Decreto del Capo dipartimento della protezione Civile rep.n.3430 dell’8 luglio 2008 e da seguito ad un procedimento per il necessario allineamento dei due strumenti normativi. L'iter normativo che ne è seguito ha prodotto come documento finale lo SCHEMA DI DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO INERENTE L’ALLINEAMENTO DELLE “LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE E LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO DEL PATRIMONIO CULTURALE” ALLE NUOVE NORME TECNICHE SULLE COSTRUZIONI DI CUI AL D.M. 14 GENNAIO 2008. Il documento  viene dal Presidente della Cabina di regia all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici per l’acquisizione del parere di competenza. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha istituito una apposita Commissione relatrice per l’esame del documento e gli approfondimenti necessari. L’istruttoria condotta dalla Commissione relatrice ha comportato alcune modifiche al testo trasmesso dalla Cabina di regia. Il testo definitivo viene approvato nell’assemblea del 23 luglio 2010.
Nel parere del Consiglio superiore del 23 luglio 2010, si legge: “…Il documento costituisce quindi un fondamentale strumento di guida e di indirizzo metodologico ed operativo per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico nel settore dei beni culturali tutelati …” ed in merito ai passaggi istituzionali che il documento ha ottenuto per arrivare stesura finale: “… tale complesso iter procedurale ha peraltro consentito un ulteriore progressivo affinamento dei contenuti delle “Linee Guida” rispetto al testo del 2006, nonché un puntuale adeguamento alle nuove Norme Tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008,…”.
Resta a questo punto prioritario il passaggio ad una fase applicativa della metodologia di verifica individuata. Quanto sopra anche in considerazione di quanto ricordato anche nel parere del Consiglio superiore: “Si rammenta altresì che l’Ordinanza del Presidente del Consiglio – Dipartimento per la protezione civile – n.3274/03, all’articolo 2, comma 3, prevede che entro cinque anni (termine prorogato al 31 dicembre 2010 dall’art. 20 della L. 31 del 28 febbraio 2008) si proceda alla verifica sismica sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici ed opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Il D.P.C.M. del 21 ottobre 2003 (G.U. n. 252 del 29.10.2003) elenca nel dettaglio le tipologie di strutture di competenza statale sopra definite: molte delle strutture appartenenti alla prima categoria sono manufatti tutelati e, nell’ambito della seconda categoria, sono esplicitamente indicati gli “edifici il cui collasso può determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale (quali ad esempio musei, biblioteche, chiese)”. Risulta quindi evidente che tali verifiche dovranno essere effettuate su quasi tutto il patrimonio tutelato.”
In merito all’entità dell’attività in corso Il Dipartimento della protezione Civile ha emanato in data 21 aprile 2010 la Circolare prot. 31471 con la quale chiedeva conto alle Amministrazioni pubbliche sullo stato delle verifiche sismiche previste dall’OPCM3274/03. A tal riguardo il Segretariato Generale del Ministero per i Beni e le attività culturali ha emanato la Circolare n. 10 del 20 maggio 2010 prot. N.4484 per una tempestiva ricognizione delle verifiche concluse, avviate, in corso o programmate da parte degli Istituti del MIBAC per gli edifici in consegna.
Il Ministero per i Beni e le attività culturali ha predisposto uno specifico strumento denominato SIVARS acronimo di sistema per la valutazione del rischio sismico. Questo consente l’applicazione degli indirizzi contenuti nelle “Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”. Realizzato in seguito all’entrata in vigore della “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale” del 12 ottobre 2007, il SIVARS risulta attualmente allineato alle disposizioni previste dalle nuove Linee Guida armonizzate con le Norme Tecniche per le costruzioni (NTC - D.M. 14 gennaio 2008).
Il sistema informativo, a disposizione di tutti gli enti che ne facciano richiesta (www.benitutelati.it), gestisce l’intero percorso metodologico previsto nelle Linee Guida e consente di ottenere, in modo guidato, la valutazione della sicurezza sismica dei beni tutelati secondo il primo livello di verifica LV1. La procedura implementata all’interno del SIVARS rappresenta una coerente interpretazione dei modelli di valutazione semplificati proposti nelle Linee Guida per alcune delle più diffuse tipologie di manufatti tutelati: palazzi, ville ed altre strutture con pareti di spina ed orizzontamenti intermedi; chiese, luoghi di culto ed altre strutture con grandi aule, senza orizzontamenti intermedi; torri, campanili ed altre strutture a prevalente sviluppo verticale.
Per approfondimenti sul tema si veda l'apposita pagina MiBAC

 

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